19 / 01 / 2021
Con la prima neve caduta nel 2021, che ha imbiancato soprattutto molti comuni del Cosentino e gli straordinari boschi della nostra Sila, a molti sarà venuto in mente di raccogliere la "dama bianca" per trasformarla nel più antico gelato conosciuto al mondo: la “Scirubetta”.
La Scirubetta: storia e origini
Questo dolce tutto calabrese, nella tradizione popolare veniva realizzato con la neve raccolta e porzionata direttamente in bicchieri oppure in ciotole di creta. La neve usata è quella più pura, ma non quella appena caduta bensì quella "granitica", trasformata dai cambi di temperatura., Il passo successivo era quello di condire il tutto con il dolcissimo miele di fichi o con del mosto cotto. In tempi moderni, invece, la “Scirubetta” ha subito alcune varianti, dunque non manca chi l’arricchisce con succo di agrumi, bevande al gusto di caffè o liquori.
Il nome sembra derivare dall’arabo “sharbat” o “sherbet” con l’analogo significato di sorbetto o bevanda. Probabilmente la tradizione calabrese è il frutto di una commistione con questa antica usanza araba. L’esistenza di questo dolce, è però molto più antica rispetto al passaggio degli arabi, forse risale al periodo della Magna Grecia. La preparazione della Scirubetta non rappresenta una tradizione culinaria di chissà quale livello, ma è una dolcissima tradizione che bisogna tramandare e che rappresenta, quasi sicuramente, la prima vera forma di gelato mai preparato.